Estate, tempo di vacanze: le giornate si allungano e tutti escono dalle proprie case. Le emittenti televisive, per riempire i palinsesti, recuperano materiale d’archivio di ogni tipo.
L’altra sera è andato in onda il film “I carabbinieri” di Francesco Massaro del 1981. Un cast stellare con moltissimi attori sulla cresta dell’onda all’epoca, a partire da Renzo Montagnani fino a Diego Abatantuono.
Rivederlo dopo quasi 40 anni è un’esperienza che fa riflettere. Mentre alcuni film della stessa epoca sono ancora attualissimi, questo sembra uscito da un’altra era…
Al di là del cattivo gusto della comicità greve che lo accomuna con molte altre pellicole simili, ci fa riflettere sui temi trattati.
Innanzitutto i Carabinieri e le Forze di polizia in generale. Un vilipendio esagerato e continuo che fa da filo conduttore per tutto il film. Oggi non potrebbe essere più presentata una pellicola del genere.

All’epoca l’Arma dei Carabinieri era così forte e rispettata che un film come questo non avrebbe scalfito minimamente la sua immagine granitica. La “Benemerita” era così forte da poterci scherzare con barzellette o con un film grottesco e surreale.
Troppe cose sono cambiate da allora: purtroppo l’Arma ha perso quella immagine di forza monolitica.
Perché questo cambiamento?
Negli ultimi anni le forze dell’ordine hanno subito diversi colpi bassi, sia dalla criminalità organizzata che dallo Stato stesso. Dall’omicidio del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa la lista delle vittime nei Carabinieri e Polizia si è fatta sempre più lunga. Vittime della criminalità ed abbandonati dallo Stato, che continua ad effettuare tagli e riduzioni. Liberando i criminali arrestati e indagando i poliziotti troppo solerti.
Per questi motivi il film in questione non potrebbe nemmeno essere pensato al giorno d’oggi.
Un’altra tematica però balza all’occhio: l’omosessualità. Ne “I Carabbinieri” anche gli omosessuali sono oggetto di battute grevi al pari dei poliziotti.
In questo caso però il percorso storico è stato analogo. Negli ultimi anni l’omosessualità è stata portata in parlamento ed è diventata oggetto di dibattito politico. Gli omosessuali sono diventati ad un tratto una categoria da proteggere oltre che un bacino elettorale.
Il transgender è diventato libero di manifestare apertamente e creativamente la sua sessualità anche a Palazzo Montecitorio, tanto da poter eludere il dress code previsto per il ruolo.
Anche in questo caso il film in questione non sarebbe più presentabile proprio perché l’omosessualità ha raggiunto lo status di “categoria protetta” e le scene presenti nel film considerate discriminatorie.
Fortunatamente il Giargiana è ancora forte e reattivo e può essere ancora apertamente deriso dal Milanese Imbruttito.

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